-SAMPDORIA (4-3-1-2)

VIVIANO 6: spettatore non pagante di una partita vinta facilmente dai suoi compagni. Mai messo in difficoltà dagli attaccanti viola, subisce solo un gol irrilevante anche per le statistiche

BERESZYNSKI 6,5: il suo avversario non era dei più facili da marcare ma il polacco esegue egregiamente il suo compito non concedendo mai spazio a Chiesa. Spinge quando serve e non si fa mai trovare fuori posto

SILVESTRE 6,5: Babacar e Simeone pungono poco e il merito è anche il suo; insieme a Ferrari la linea dei centrali della Doria è al sicuro

FERRARI 7: stesso discorso di Silvestre per l’ex Crotone, buon piazzamento e intelligente nel farsi fare fallo da Babacar

STRINIC 6,5: la sua assenza si era fatta sentire nelle ultime partite che la Samp, infatti, aveva perso. Aiuta spesso lo sviluppo dell’azione offensiva ed è attento nel non farsi saltare

TORREIRA 7: altra prestazione maiuscola per il piccolo metronomo blucerchiato che stravince il duello a centrocampo contro Badelj e non fa mai vedere il pallone agli avversari. Vero punto di forza della squadra di Giampaolo

LINETTY 6,5: ha poco a che fare con le scorribande avversarie (poche e inoffensive) e il suo lavoro al buio rende solo merito all’attento modulo di gioco dove è stato inserito

PRAET 6: l’oggetto del mercato doriano si vede poco, ma quando ha palla riesce a smistarla ai suoi compagni e metterli in condizione di inserirsi nello spazio

RAMIREZ 7,5: 3 assist per il fantasista di Giampaolo (il terzo anche di tacco in area di rigore) che sa trovare sempre il varco giusto dove mettere la palla e mettere in difficoltà i difensori della Fiorentina

KOWNACKI 6: a sorpresa parte dal primo minuto a fare da spalla al bomber Quagliarella che dopo dieci minuti gli serve un cioccolatino da solo davanti al portiere, il polacco ci va con troppa sufficienza e se lo fa parare. Dopo un’ora viene sostituito da ZAPATA (6) che, tra una spallata e l’altra, sciupa un’occasione da gol davanti a Sportiello. Giampaolo lo aveva messo per ampliare il vantaggio e lui non l’ha deluso

QUAGLIARELLA 8: che dire, i numeri parlano chiaro: 15 gol in 21 partite, e anche la sua carta d’identità ormai non scherza più. Quando vede viola il centravanti napoletano è spietato e la sua tripletta non fa che confermarlo. Immarcabile

All. GIAMPAOLO 7: dopo il brusco stop di Benevento si temeva che la sua squadra si fosse persa; invece stravince, dominando, lo scontro diretto per l’Europa League e allunga in classifica. I suoi schemi di difesa e l’organizzazione di gioco sarebbero da far vedere nelle scuole calcio

-FIORENTINA (3-5-2)

SPORTIELLO 6: sembra strano ma il portiere viola è l’unico sufficiente della disfatta di Genova. Prodigioso il suo intervento a botta sicura di Kownacki si vede Quagliarella sempre solo davanti che lo batte tre volte

LAURINI 4,5: Pioli lo mette centrale di destra nella difesa a 3 e il terzino francese non ci capisce più nulla. Gli attaccanti avversari se lo mangiano letteralmente vivo tanto da perdere presto la fiducia nei suoi mezzi; non arriva mai sul fondo a crossare ed è disorientato come il resto dei suoi compagni

PEZZELLA 4: dal suo arrivo in Italia questa è -di gran lunga- la sua peggior partita. Pasticcia sul primo gol e sbaglia palloni banali da appoggiare ai compagni; senza Astori al suo fianco è tutto un altro giocatore

VITOR HUGO 5: è il meglio dei peggio tra i suoi compagni di reparto: la velocità non è il suo forte ed infatti le rapide mezze punte della Samp lo infilano spesso

BIRAGHI 5,5: uno dei pochi a provarci fino alla fine; riesce a mettere a segno alcuni cross validi ma vengono sciaguratamente buttati via da Babacar. Come Laurini giocava fuori ruolo e il risultato è stato lo stesso

BENASSI 4: due parole: un disastro. Inconcepibile come a metà stagione ancora non sia riuscito a far vedere le sue qualità, colpa sua o di Pioli? Forse di entrambi, ma una cosa è certa: questo giocatore ricorda tanto il Montolivo dell’ultimo anno in viola… e questo non è un complimento. Dal 65′ SAPONARA (5) utile solo nell’assist per l’inutile gol della bandiera

BADELJ 5,5: vista l’assenza forzata di Astori il croato era giustamente il capitano (a giugno se ne va infatti) e, come tale, ha portato la squadra alla disfatta. Battute a parte, ha provato sporadicamente a mettere in moto il gioco viola non riuscendoci quasi mai

EYSSERIC 5: viene sperimentato da Pioli nel ruolo di mezzala, visti gli scarsi risultati sulla trequarti, ma riesce a fare anche peggio. Ha il compito di non far sentire l’assenza di Veretout ma produce l’effetto opposto; viene sostituito (per pietà?) da SANCHEZ (6) che segna di testa su corner

CHIESA 5: gli esperti la chiameranno la “costante di Federico”, legge per la quale Chiesa ogni tre partite non ne gioca una. Invisibile sulla fascia, assente sul campo. Possibile che un giovane promettente come lui abbia queste ripetute debacle?

SIMEONE 5,5: gli tocca giocare dieci metro arretrato rispetto alla sua posizione abituale per lasciare alto Baba. L’argentino ci mette la voglia ma la squadra non lo segue

BABACAR 4: chi lo voleva titolare accanto al Cholito sarà stato contento di vederlo oggi…i tifosi della Fiorentina un po’ meno però. Manda a lato un pallone sui piedi da spedire in porta e corre a vuoto per buona parte di gara. Incompatibile il suo stile di gioco con quello di Simeone. Al suo posto entra GIL DIAS (SV)

All. PIOLI 4: la partita di Genova con le assenze di Astori e Veretout non si presentava come una delle più semplici ma il tecnico ex Inter aveva avuto anche due settimane per studiare delle alternative. Ciò che è venuto fuori invece è stato un disunito 3-5-2 con giocatori fuori ruolo e poco conservativo per la squadra che si andava a fronteggiare

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