È da anni ormai che siamo stati abituati a dare per scontate situazioni folli e insensate in un film degli USA in cui i protagonisti si trovano spesso a sfrecciare in un veicolo a quattro ruote, basta pensare alla famosa saga di Fast & Furious. Ma è dall’inghilterra che quest’anno, invece, fa la sua comparsa un nuovo titolo incentrato su motori e criminalità. È infatti dalla geniale mente del regista Edgar Wright (già sceneggiatore di Ant-Man) che nasce Baby Driver – il genio della fuga, interpretato da Ansel Elgort, Kevin Spacey, Lily James e tanti altri.
Baby (Ansel Elgort), giovane pilota con mostruose capacità al volante, ha il compito di aiutare la sua banda a fuggire con successo dagli inseguimenti provocati dalle continue rapine in banca. A causa di un debito del passato non ancora saldato con Doc (Kevin Spacey), il suo capo, è infatti costretto a portare a termine questi sporchi lavori. Sebbene al volante una delle prime regole da seguire sia “occhi e orecchie sulla strada”, Baby sembra seguire questa convenzione solo a metà, tenendo continuamente i timpani impegnati ad ascoltare musica di vario genere, non solo al volante, ma anche durante le conversazioni. Per colpa di un incidente subito in giovane età, egli è infatti costretto a sentire in modo perentorio un fischio in uno dei due orecchi, che può essere coperto solo a suon di note. Ciò non costituisce tuttavia un handicap, bensì un bonus, poiché riesce a concentrarsi meglio con il ritmo che scandisce le sue accelerazioni, le sue frenate e le sue assurde manovre. Sarà però l’incontro con Debora (Lily James) che lo costringerà a cercare di cambiare vita, trovando un lavoro più onesto per poter badare alla sua famiglia e a colei che ama. Ciò comunque non sarà così semplice, poiché Doc non ha alcuna intenzione di rinunciare al suo autista portafortuna.
A primo impatto dà l’impressione di essere il solito minestrone americano fatto di motori, malavita e corruzione, ma nei suoi centodieci minuti di svolgimento non ci si annoia mai. L’azione continua ma mai oppressiva, il desiderio di libertà del protagonista e i continui risvolti inaspettati della pellicola sono tutte ottime motivazioni che abbattono i pregiudizi più comuni nei confronti di un film del genere. Il risultato finale di questo action, che conclude ogni sequenza lasciata a metà e dà risposta a ogni domanda, darà sicuramente soddisfazione alla vostra mente, mentre il vostro cuore batterà sempre più forte nella speranza che i piani di Baby vadano come previsto, o anche meglio del previsto.