Dopo una meritata pausa estiva, il Maggio Musicale Fiorentino ripartirà a Settembre con una programmazione dedicata interamente al compositore lucchese Giacomo Puccini. Verranno infatti rappresentate per tutto il mese Madama Butterfly, La Bohème e Tosca, tre delle opere più rappresentative e significative dell’artista. La presentazione delle opere sarà affidata ad un ciclo di incontri ad ingresso libero, che avrà luogo per quattro Martedì consecutivi, ai quali parteciperanno Cesare Orselli (Martedì 5), Francesco Ermini Polacci (Martedì 12), Daniele Spini (Martedì 19) e Giuseppe Rossi (Martedì 26). Ma non è finita qui! Verrà infatti proiettato lo sceneggiato, in versione integrale, di Sandro Bolchi del 1973.
Il romanzo sceneggiato, come definito originariamente, ripercorre in modo molto fedele la biografia del Maestro, interpretato da Alberto Lionello, soffermandosi sull’analisi della vena sentimentale e romantica, nel senso lato del termine, dell’artista. Distribuita inizialmente dalla Rai, l’opera di Bolchi è suddivisa in cinque puntate ed alterna toni drammatici a momenti puramente storici e biografici. Da citare il finale: il regista conclude lo sceneggiato in modo esemplare, tramite la rievocazine del momento in cui Toscanini interruppe alla Scala la direzione di Turandot dichiarando al pubblico che non avrebbe proseguito oltre la partitura incompleta del maestro Puccini. Oltre alla fantastica interpretazione di Alberto Lionello, nei panni del Maestro, ricordiamo Ilaria Occhini, in quelli di Elvira, e la cantante Nada (Nada Malanima) in quelli di Doria Manfredi. Lo sceneggiato verrà proiettato per tre Giovedì consecutivi, a partire da Giovedì 7 Settembre alle ore 16:00.
L’opera che darà il via alle danze sarà Madama Butterfly l’8 Settembre alle 20, con la regia di Fabio Ceresa, le scene di Tiziano Santi, i costumi di Tommaso Lagattolla e il direttore d’orchestra Francesco Pasqualetti. Questa edizione, già proposta nel 2015, sarà principalmente incentrata sulla caratterizzazione dei personaggi. L’ambientazione nipponica della storia di Cio-Cio-San verrà affidata a dei pannelli che scorreranno lungo il palcoscenico e ad una passerella proiettata verso l’infinito. Suzuki, mostrata in scena con lunghi capelli bianchi come un demone nipponico, difende da un lato la tenera Madama Butterfly dagli attacchi dello zio bonzo, per poi offrirle, avvolta nel velluto rosso, la katana per l’harakiri, il suicidio rituale giapponese.
I personaggi e gli interpreti:
Madama Butterfly (Cio-Cio-San): Donata d’Annunzio Lombardi
Suzuki:Annunziata Vestri
Kate Pinkerton:Marta Pluda
- B. Pinkerton:Antonio Gandia
Sharpless:Francesco Verna
Goro:Roberto Covatta
Il principe Yamadori:Jungmin Kim
Lo zio Bonzo:Luciano Leoni
Yakusidé:Nicola Lisanti
Il Commissario imperiale:Jungmin Kim
L’Ufficiale del registro:Egidio Massimo Naccarato
La madre di Cio-Cio-San:Elena Cavini
La zia:Maria Rosaria Rossini
La cugina:Tiziana Bellavista
La trama dell’opera:
ATTO I
Su una collina nei pressi di Nagasaki, l’ufficiale della marina americana Pinkerton visita, accompagnato da Goro, l’abitazione che ha acquistato per vivervi con Cio-Cio-San, la geisha che sta per sposare, e la cameriera Suzuki. L’uomo confida però al console Sharpless di essere intenzionato a prendere nuovamente moglie una volta rientrato in patria. Accompagnata da un gruppo di amiche, arriva finalmente la sposa; racconta al marito di essere diventata una geisha a causa delle difficili condizione economiche e gli mostra le poche cose che ha portato con sé, tra le quali il pugnale usato dal padre per uccidersi. Durante il brindisi irrompe lo zio Bonzo che, seguito da tutti i parenti, maledice e ripudia la nipote, rea di avere abbracciato una nuova religione. Pinkerton consola la moglie e i due si preparano a trascorrere assieme la prima notte di nozze.
ATTO II
Sono passati tre anni e Cio-Cio-San attende, assieme a Suzuki, il ritorno del marito. Sharpless, giunto per preparare la ragazza alla notizia delle nuove nozze di Pinkerton, dopo essere stato interrotto dal principe Yamadori venuto a chiedere inutilmente la mano di Cio-Cio-San, non riesce a terminare il suo compito quando scopre che la donna ha avuto un figlio dall’ufficiale. D’improvviso un colpo di cannone annuncia l’arrivo della nave di Pinkerton e Cio-Cio-San, riempita la casa di fiori, ne attende trepidante il ritorno a fianco del bambino e della cameriera.
ATTO III
È l’alba, ma l’uomo ancora non è arrivato. Mentre Cio-Cio-San è in camera con il piccolo, giunge finalmente Pinkerton, accompagnato da Sharpless e dalla nuova moglie Kate: venuto per chiedere l’affidamento del bambino, fugge pieno di rimorso. Quando Cio-Cio-San scorge Kate in giardino capisce tutta la verità e acconsente a lasciare il figlio al marito. Dopo un ultimo addio al piccolo si uccide, con lo stesso pugnale usato dal padre, nel momento stesso in cui rientra Pinkerton.