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SUONI, COLORI, PROFUMI ED EMOZIONI: YANN TIERSEN APRE IL MUSART FESTIVAL 2017

YANN TIERSEN APRE IL MUSART FESTIVAL 2017

Dopo il successo della prima edizione durante l’estate del 2016, ritorna l’evento che unisce le varie forme di cultura, da quella visiva a quella culinaria, da quella dei concerti a quella letteraria. Dal 17 al 23 luglio piazza Santissima Annunziata  si trasforma per l’occasione in una teatro dove si terrano concerti di artisti internazionali. Durante questa settimana gli spettatori potranno visitare gratuitamente alcuni dei luoghi artistici più importanti vicino alla piazza.

Il Musart Festival si è aperto ieri sera con il concerto del compositore e polistrumentista minimalista francese Yann Tiersen, nato a Brest il 23 giugno del 1970.

Famoso a livello mondiale per aver firmato la colonna sonora del film “Il favoloso mondo di Amélie” festeggia nel 2015 i primi vent’anni di carriera discografica (l’esordio La Valse des monstres è del 1995) e lo fa con una creatura che fonde in una deliziosa armonia natura e musica, alla ricerca di un rapporto più intimo e veritiero, diremmo ancestrale, tra il paesaggio, le atmosfere che evoca e le note: EUSA, il nuovo album uscito lo scorso settembre.

L’isola di Ouessant, al largo della Bretagna – ultimo avamposto nord-occidentale della Francia con vista sull’Atlantico – è fonte d’ispirazione primaria dell’intera opera (Eusa è il nome bretone dell’isola) nonché il luogo dove quest’ultimo ha infine scelto di vivere.

«Ouessant è più di una semplice casa, è una parte di me»

I “field recordings” (registrazioni d’ambiente) registrati nei luoghi prescelti sulla mappa di “Eusa” ispirano e quasi sempre accompagnano i tasti del pianoforte.

Tiersen racconta: «L’idea era di fare una mappa dell’isola e, per riflesso, una mappa di quello che sono io. Per cominciare ho scelto dieci luoghi dell’isola e ho fatto una serie di registrazioni ambientali per ciascuno di essi. Le composizioni di musica per pianoforte che ho scritto in seguito prendono il nome di questi luoghi, e la partitura di ogni pezzo è accompagnata dalle coordinate GPS e da una fotografia del sito scattata da Emilie Quinquis».

Tiersen ha presentato ieri sera nella calda piazza fiorentina della Santissima Annunziata, le dieci composizioni dell’album (registrate infine presso gli studi di Abbey Road) intervallate da otto improvvisazioni denominate “Hent” i sentieri che conducono da un luogo all’altro dell’isola, nella maggior parte dei casi meri interludi d’impronta ambientale.

L’evento ha ospitato e meravigliato persone di tutte le età, famiglie e tanti turisti provenienti da tutto il mondo.

Tiersen è salito sul palco alle ore dieci (anziché alle nove e un quarto) e presto le onde di Eusa si sono infrante sui pilastri dell’Ospedale Degl’innocenti di Brunelleschi; il fruscio del vento ha donato una lieve freschezza a una tipica calda sera estiva; il volo dei gabbiani si è unito alla leggera danza dei marmorei angeli dei Della Robbia dentro le loro cerulee lunette.

E poi quel silenzio, assoluto, di cui abbiamo ormai perso memoria e nel quale si insinua, quasi in punta di piedi, la musica.

Il festival continuerà con il concerto di Raphael Gualazzi stasera alle 21:15, i Carmina Burana e Bolèro il 19 luglio, Paolo Conte il 20, Francesco Gabbani il 21, lo spettacolo gratuito dei Deproducers “Botanica” il 22 luglio e si conluderà il 23 luglio con il concerto all’alba di Cesare Picco che si terrà alle 4:45 nel Chiostro degli Uomini dell’Istituto degli Innocenti.

 

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