Firenze, 24 aprile 2017: è proprio in una comunissima giornata primaverile che un cittadino fiorentino, Maurizio Martigli, conosciuto per il suo attivismo sul campo e sui social, ha deciso di fingersi venditore abusivo mettendo su un mercatino con alcuni capi d’abbigliamento presi da casa. La scena, avvenuta in Piazza Duomo, è stata filmata da un amico di Martigli lì presente. Nonostante l’evidente provocazione, dopo pochissimo tempo è arrivata la Polizia di Stato che ha provveduto ad identificare i “responsabili”e successivamente a sequestrare la merce, comminando anche una sanzione di ben cinquemila euro. Il video è stato pubblicato su Facebook, dove ha raggiunto in poche ore decine di migliaia di persone, visualizzazioni e condivisioni. Martigli, spesso protagonista di manifestazioni, contestazioni e segnalazioni alle istituzioni, è indubbiamente una personalità molto forte e non ha assolutamente paura di metterci la faccia, come si suol dire. Quella da lui portato alla luce è un problema che sta ingigantendosi giorno dopo giorno: inutile nascondere il fatto che le vie principali del centro storico fiorentino siano ormai da tempo letteralmente tappezzate di centinaia di venditori abusivi. E’ capitato che qualche agente si sia dato all’inseguimento di qualche abusivo, ma sono molte, molte di più le volte che, all’arrivo delle forze dell’ordine, tutti spariscono, mimetizzandosi meglio di un camaleonte, per poi tornare nuovamente alla propria postazione a pericolo scampato. L’abusivismo è un fenomeno che sta dilagandosi a macchia d’olio nel capoluogo fiorentino, e che porta degrado, incuria e bivacchi improvvisati. In un’ottica più umanitaria ed individuale, bisogna anche pensare ai tantissimi commercianti regolari ed onesti, martoriati dalle imposte, costretti a vedere il proprio lavoro e i propri sacrifici sminuiti, posti sullo stesso piano di chi onesto non lo è. Si pone adesso un interrogativo quasi scontato: perchè se questo circolo vizioso non giova a nessuno continua ad essere in un certo senso “protetto”? Il bilancio mensile dei sequestri di marzo è stato di 9000 oggetti confiscati come afferma l’assessore alla sicurezza urbana Federico Gianassi. Benchè non sia affatto un problema da nulla, è necessario un altro tipo di mobilitazione. Ciò che manca totalmente è la certezza della sanzione: è inutile sequestrare la merce se il giorno dopo – o stesso – siamo al punto di partenza; è inutile comminare dieci, venti, trenta o, perchè no, centomila euro di multa se questi non verranno mai pagati. C’è bisogno di un cambiamento, di una nuova gestione di tale fenomeno per impedire che Firenze sprofondi sempre più nel baratro. Ed è troppo facile approfittarsi di cittadini onesti anziché porsi il problema per trovare soluzioni definitive e soprattutto produttive. Insomma, dimostrazione concisa e pragmatica quella di Martigli che, già da qualche settimana, ha organizzato una manifestazione contro l’abusivismo e il degrado. L’evento avrà luogo il 12 maggio alle ore 18 in Piazza Santa Croce, da dove partirà il corteo diretto in Piazza della Signoria. Ogni partecipante avrà 5 minuti a disposizione per far sentire la propria voce in merito. Niente schieramenti politici e divisioni ideologiche, ma cittadini con la voglia di farsi sentire e porre un limite all’indecenza. Aste per selfie, capi d’abbigliamento contraffatti, orologi, braccialetti: è ora di dire basta!