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La contraffazione colpisce l’Italia nell’orgoglio falsificando il Made in Italy e l’Italian Sounding .

Negli ultimi anni il mercato del falso è  diventato una grossa ferita sul corpo già logorato dell’economia Italiana. Le perdite?  enormi, circa 8 miliardi di euro e 100mila posti di lavoro l’anno. Questi dati, forniti dall’Ufficio Europeo per la Protezione della Proprietà Intellettuale (Euipo), teletrasportano l’Italia al secondo posto (dopo gli Stati Uniti) nella scala dei paesi più colpiti dalla contraffazione. Per questo motivo l’Euipo cerca di convincere la massa a evitare i mercati del falso, come quello di via San Sannio a Roma,  soprattutto nel periodo delle feste.
I settori più colpiti sono quelli del farmaceutico, degli alcolici e giocattoli, dell’abbigliamento – soprattutto scarpe e abiti , il quale da solo pesa per oltre la metà del danno – circa 4,5 miliardi di euro e 80mila posti di lavoro. Molto colpito è anche il settore della “pirateria digitale” che vale il 28,5% del totale.
Solo nel 2015 gli italiani hanno speso oltre 6,9 miliardi di euro in articoli contraffatti: questi sono dati emersi da una ricerca del Censis per il Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione Generale Lotta alla contraffazione-UIBM), dati purtroppo in aumento. Questo non è l’unico fatto preoccupante: infatti senza lo smercio di prodotti contraffatti, la produzione interna avrebbe un incremento di 18,6 miliardi di euro, aiutando notevolmente il gettito fiscale, il quale subirebbe un netto incremento tra imposte dirette e indirette (IVA).
Questo problema sta iniziando non solo a colpire le grandi marche, ma anche “l’indicazione made in Italy”, falsificando le etichette e facendo credere ai clienti che il prodotto sia in tutto e per tutto italiano; insieme a queste aumenta anche la falsificazione del cosiddetto “Italian sounding” nell’industria alimentare, smerciando prodotti apparentemente italiani, ma fabbricati all’estero.
Per far fronte a questa grave minaccia negli ultimi anni le forze dell’ordine hanno cercato di intensificare i controlli e migliorare i sistemi di intelligence, ma nulla sembra funzionare dinanzi a questo mercato che si evolve sempre più, eludendo la sicurezza degli aeroporti e dei porti. Le forze dell’ordine, non solo italiane, invitano i cittadini a essere i protagonisti di questa caccia, chiedendo di denunciare chiunque cerchi di vendere merce falsa.

Siamo proprio sicuri che comprare l’orologio o le scarpe a un mercatino in spiaggia sia la scelta migliore?

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