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AUTISMO: L’ARTE RISVEGLIA L’ANIMA

Mostra itinerante “Il risveglio dell’anima”: l’arte come strumento relazionale in grado di mettere in contatto persone affette da disturbi dello spettro autistico con il resto della societá evidenzando le loro potenzialitá creative. Questo é l’obbiettivo con cui nasce il progetto, promosso dalle associazioni: Autismo Firenze, L’immaginario, Amici del Museo Ermitage, Regione Toscana e Comune di Fiesole. Il percorso conta 75 pezzi tra dipinti, disegni e ceramiche realizzati da 18 pittori e 6 ceramisti autistici provenienti da Toscana, Piemonte, Lombardia, Lazio e Marche e coinvolgerá alcuni tra i piú importanti musei nazionali nell’arco del 2017, quali il Museo San Salvatore in Lauro (Roma, 18-29 ottobre) , la Fondazione Conservatorio di San Giovanni Battista (Pistoia, ottobre), il Museo Omero (Ancona, dicembre). Il 1° aprile Palazzo Davanzati ha aperto le porte e il loggiato d’ingresso a 13 opere di 11 autori ispirate principalmente alla collezione permanente dell’antica casa fiorentina, ma anche ad altri capolavori promuovendone in primis l’aspetto esistenziale, oltre che quello estetico. Gli artisti, disponendo di ampie abilitá tecniche, si sono ispirati a personaggi quali Caravaggio, Felice Carena, Giovanni Fattori, Marino Marino ed altri, dai quali hanno colto uno stimolo, un invito all’esplorazione secondo una propria interpretazione. La tela rappresenta un punto d’incontro all’interno di un contesto museale, e quindi pubblico, che svolge ora un ruolo di mediatore sociale. Le scelte cromatiche, i tratti essenziali che descrivono spazi e forme ispirate ai capolavori del passato raccontano la vita di coloro che non usano parlare. La Responsabile del Museo di Palazzo Davanzati, Brunella Teodori afferma: “Siamo lieti di ospitare per primi questa mostra, il museo é un luogo di accoglienza per tutti dove l’arte é fonte massima di creativitá e sviluppo culturale e sociale”. Contemporaneamente, presso l’Edificio dell’Ex-Stato Maggiore del Museo Ermitage, il Centro Anton’s Right Here di San Pietroburgo, guidato da Zoya Popova, i cui obbiettivi volgono all’abilitazione sociale di persone adulte affette da autism, al lavoro creative e all’apprendimento, inaugura la mostra “Coi soli colori” (Odnimi kraskami) curata da Ilia Ermolaev. Sará presente un collegamento video web che consentirá di conoscere piú nel dettaglio le opere realizzate con la Fabbrica Imperiale di Porcellana presso l’ “Atelier di arti grafiche”, uno dei quattro laboratori creativi del centro Anton’s right here, dove gli artisti sperimentano varie tecniche pittoriche formandosi il proprio e autentico stile. Domenica 2 aprile, GIORNATA MONDIALE DELL’AUTISMO, presso la Sala del Basolato a Fiesole é stata inaugurata la seconda parte della mostra composta da 50 quadri e 12 ceramiche dipinte dagli studenti del Laboratorio di ceramica del MAIC di Pistoia. Il Sindaco di Fiesole, Anna Ravoni spiega: “Sono felice di ospitare questa mostra, si tratta di presentare le persone autistiche in un modo diverso da come siamo abituati a vederle, ovvero attraverso arti figurative. Auspico anche di poter organizzare qualche laboratorio coinvolgendo le scuole del territorio fiesolano”. Ed é proprio questo uno dei piú importanti obiettivi della mostra: modificare l’atteggiamento di chi vede nelle persone autistiche soltanto  dei portatori di handicap e trovare un punto  di incontro tra i due “mondi”: il museo. Durante questo periodo verranno organizzati laboratori per giovani e adulti con disturbi dello spettro acustico finalizzati alla diffusione della mostra e alla realizzazione di opere vere  e proprie facendo capire ed apprezzare al mondo il loro talento. “Vogliamo andare oltre la patologia – spiega la coordinatrice del progetto Anna Maria Kozarzewska – queste persone hanno molti punti di forza, talenti nascosti che a causa della mancata vita sociale non vengono fuori. E’ il momento di  far sapere al mondo cosa sono in grado di fare”.  Accompagna il progetto espositivo il catalogo in tre lingue – italiano, inglese e russo – “L’arte risveglia l’anima” curato da Cristina Bucci con un saggio introduttivo dello psicologo e psicoterapeuta Giuseppe Maurizio Arduino sul rapporto e il connubio tra arte e autismo.

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