Nel primo quarto di finale a spuntarla è la squadra di Sarri grazie alla rete al 71′ di Jose Maria Callejon. Dopo 95 minuti il Napoli conquista la semifinale, dove affronterà la vincente di Juventus-Milan (diretta su Rai 1 a partire dalle 20.30).
La partita non è stata delle più divertenti, è stata soprattutto una gara tattica, con una squadra più forte dal punto di vista del gioco come il Napoli, e una Fiorentina che nel primo tempo ha provato a sfruttare le ripartenze mentre nel secondo tempo ha provato a fare la partita fino a quando Tomovic non ha regalato il contropiede al Napoli che ha castigato la Viola.
Napoli vera bestia nera della Fiorentina targata Paulo Sousa, dato che mai la Fiorentina con il portoghese ha portato a casa i tre punti contro i partenopei. C’è da annotare anche che il Napoli adesso sembra esser cresciuto anche dal punto di vista mentale, con una buona gestione del match. Dopo il gol, Sousa ha provato a mettere in campo giocatori più offensivi come Ilicic e Babacar senza però riuscire a creare grattacapi alla retroguardia azzurra, dando prova di un notevole miglioramento difensivo del Napoli. Unica pecca di questa gara è stata la gestione finale del match da parte dell’arbitro, dato che dopo la comunicazione dei 5 minuti di recupero, se ne sono giocati solo 30 secondi.
Nel primo tempo i viola si sono resi pericolosi soprattutto sulla fascia destra con quel Federico Chiesa che continua sempre a stupire. L’altra occasione viola capita sulla testa di Astori che chiama Reina ad un grande intervento. Sul capovolgimento di fronte Pavoletti ha la grande occasione ma sbaglia tirando alto da buona posizione. L’uomo in più del Napoli però si trova sulla fascia destra, e si chiama Lorenzo Insigne, l’unico ad impegnare seriamente Tatarusanu con una bella punizione. Per il resto tanto giro palla e cross dal fondo da parte del Napoli senza però trovare il pertugio per colpire la difesa viola.
Nel secondo tempo il Napoli abbassa i ritmi e la Fiorentina viene avanti in maniera molto più sciolta. A rendersi pericoloso è sempre il figlio d’arte, con una buona incursione stoppata dall’uscita di Reina. Il Napoli non è quello del primo tempo, e quindi serve una giocata o un errore per sbloccare questa partita. La giocata la prova di nuovo Insigne da calcio piazzato, centrando però l’incrocio dei pali. L’errore invece costa caro e arriva al 71′ da parte di Nenad Tomovic, che regala a Mertens(entrato da poco al posto di Pavoletti) un contropiede facile, con Hamsik che una volta ricevuto palla mette dentro un ottimo cross per la corrente Callejon che insacca e gela il match. La Fiorentina rimane in partita ma non riesce a pungere come vorrebbe. Nel finale poi tanta confusione, con due espulsioni(Hysaj e Maxi Oliveira ), che macchiano un match che era filato liscio dal punto vista dei falli.
Però alla fine nonostante la sconfitta, la Viola esce a testa alta, facendo intravedere che se la può giocare con le grandi. E allora c’è da sperare in una bella seconda parte di stagione, con meno impegni e con la voglia di portare a casa l’Europa League.