Vedendo questa sigla cosa viene da pensare? Cosa ti suscita?
Un nuovo partito politico? No dai, quello no. Un nuovo programma televisivo? No niente Tv.
E allora cosa sarà mai?
Innanzitutto va detto che è un gruppo formatosi nel 1999, il suo fondatore è Fabio Baronti, attore di una certa fama pressoché “locale”, il che non è un difetto, anzi; imporsi nel teatro fiorentino non è cosa semplice. Durante la sua intervista rilasciata e trascritta su StampToscana il 1 Gennaio 2012, l’attore fondatore della compagnia racconta della sua passione per il teatro, con la sua prima comparsa sul palcoscenico all’età di 17 anni(all’epoca faceva il suggeritore per vergogna, poi però un attore si ammalò e il regista gli chiese di sostituirlo). Da lì poi racconta che il teatro per lui non fu più solo un divertimento ma anche un vero e proprio lavoro. Si formò presso la scuola teatrale entrando nelle cerchie della “Compagnia teatrale dell’Oriuolo” fino al 93′ anno della chiusura.
Il nome della Compagnia deriva proprio dalla parlata fiorentina, con il termine “seggiole” tipicamente toscano. Il termine voleva indicare la semplicità delle scene, con una sceneggiatura composta al massimo di alcune “seggiole”.
Va detto anche che oltre al fiorentinissimo Baronti, sono presenti molti altri attori, provenienti da ogni parte della Toscana con anche una diversa formazione teatrale, e cosi c’è stato un confronto tra i vari tipi di formazione che hanno dato vita ad una compagnia tra le più curiose e simpatiche del comparto fiorentino.
Ma per suscitare curiosità cosa hanno di così particolare e originale?
La risposta è presto detta. Sono un gruppo scaltro, che fa del passaparola la loro pubblicità, che preferisce recitare in mezzo alla gente e non davanti(magari anche sedute). Non parlano di performance teatrali ma di viaggi teatrali che immergono lo spettatore nelle diverse tematiche trattate ogni volta. Hanno recitato nel “sotto” del teatro della Pergola, all’interno della Certosa del Galluzzo (luogo sempre più privato, ma che proprio grazie all’azione del parroco locale e anche della Compagnia delle Seggiole è stato riaperto), ma anche nell’Istituto Geografico militare che si trova in Via Cesare Battisti, in pieno centro di Firenze.
Recitando, raccontano la storia del luogo in cui ci troviamo, prendendo le sembianze di chi veramente ha vissuto quel luogo; come nell’Istituto Geografico Militare, dove il regista e scrittore dei testi ha voluto ripercorrere la storia del loco, passando dal vecchio comandante militare, al grandissimo esploratore Amerigo Vespucci, fino ad arrivare al mitico attore Marcello Mastroianni.
Però per sapere qual è la storia dell’istituto geografico militare, dovete visitarlo, perché è seguendo il percorso con gli attori che si scoprono cose mai sentite, come una biblioteca maestosa, oppure le prime cartine nazionali, e anche le cartine all’epoca della Roma imperiale.
Una rappresentazione che ti immerge nell’epoca in cui viene interpretata la scena e che ti appassiona.
Quindi, va detto solo che questo è un nuovo modo di far teatro che fa appassionare anche chi normalmente si reputa distaccato. Un applauso alla Compagnia delle Seggiole, un applauso a chi crede nelle sue potenzialità e a chi fa del teatro un occasione per stare tutti più vicini, e anche per far interessare coloro che apparentemente sono distaccati dalla cultura ma con questi racconti meravigliosi riescono ad apprezzarla.