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Chi sono gli psicopatici? Saranno proprio tutti in manicomio?

Spregiudicatezza, assenza di rimorsi e capacità di manipolazione sono solo alcune tra le caratteristiche della personalità degli assassini seriali psicopatici (ma solo della loro?). Per ‘psicopatico’, generalmente si intende una persona che sta in un manicomio, ma ciò non è del tutto vero. Le caratteristiche precedenti sono appartenenti anche ai politici e ai leader mondiali, ma anche a chirurghi, manager, e così via dato che possedere sangue freddo è importante in moltissime professioni. Un neurochirurgo intervistato afferma: “Non provo compassione per i pazienti che opero. Ė un lusso che non posso permettermi. In sala operatoria io rinasco sotto le spoglie di una macchina fredda e senza cuore, un tutt’uno con bisturi, trapano e sega. Quando si cerca di imbrogliare la morte oltre i confini del cervello non c’è posto per i sentimenti, L’emozione è entropia, è pericolosissima. Le ho dato la caccia per anni fino a eliminarla.”

Affermazioni di questo tipo sono difficili da credere, però è importante comprendere che gli psicopatici sono audaci, sicuri, carismatici, spietati e focalizzati sul loro obiettivo, ma non sono necessariamente violenti. Non vi è un’alternativa netta: essere o non essere uno psicopatico, al contrario, esiste uno spettro della psicopatia lungo il quale ognuno di noi occupa un determinato posto, ma solo pochi si trovano nella zona centrale. La chirurgia, tuttavia, è solo uno dei casi in cui questo “talento” può rappresentare un vantaggio. Infatti nel 2009 il ricercatore Kevin Dutton dell’Università di Oxford fece un esperimento per determinare se la capacità degli psicopatici di percepire la vulnerabilità delle persone potesse avere qualche applicazione utile e se esisteva un modo per mettere quest’abilità a servizio della società. Per scoprirlo si servì di 30 studenti universitari; metà di loro avevano punteggi alti sulla scala di autocertificazione psicopatica e l’altra metà, invece, aveva ottenuto punteggi bassi. Furono inoltre coinvolti 5 “contrabbandieri” che possedevano un fazzoletto rosso e dovevano fare di tutto pur di non mostrare di averlo. Gli studenti dovevano stare seduti e osservare i contrabbandieri che percorrevano una passerella; il loro compito era scoprire il “colpevole”.L’obiettivo dell’esperimento era stabilire se l’istinto predatorio degli psicopatici fosse affidabile o meno. L’esito fu che più del 70% degli studenti che avevano ottenuto un punteggio alto nella scala di autocertificazione psicopatica indovinarono il colpevole.

Ė stato inoltre condotto un sondaggio nel 2005 da Belinda Board e Katarina Fritzon dell’Università di Surrey, in Inghilterra, per scoprire i segreti dei grandi manager e di come avevano raggiunto il successo. Presero in considerazione 3 gruppi di persone (dirigenti d’azienda, pazienti psichiatrici e pazienti di un manicomio criminale) e confrontarono i loro profili psicologici. Il sondaggio rivelò che molti degli attributi psicopatici erano più frequenti negli uomini d’affari che non nei “pazzi criminali”. Comunque sia, non é necessario andare fino in Inghilterra per avere ulteriori esempi; basti ricordare la vicenda accaduta allˈospedale di Saronno (Varese) , dove unˈinfermiera e il suo amante medico giocavano con la vita delle persone.

Altri studi sembrano confermare che il confine tra li psicopatici ritenuti tali e un uomo di successo non dipende dalla presenza o meno degli attributi psicopatici ma dai rispettivi livelli e da come essi sono combinati. Risulta quindi che, come ha affermato un amministratore delegato di grande successo “L’abilità intellettuale, da sola, è semplicemente una maniera elegante per arrivare secondi. Salire in cima è difficile, ma la scalata diventa più facile se si fa leva sopra gli altri, ed è ancora più semplice se pensano che ci stanno guadagnando qualcosa.” Anche Jon Moutton, uno degli investitori finanziari di maggior successo di Londra, è d’accordo, infatti, in un’intervista lasciata al «Financial Times» cita la determinazione, la curiosità e l’insensibilità come le sue caratteristiche fondamentali dato che, dice: “l’insensibilità ti permette di dormire mentre gli altri non ci riescono.”

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