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ARTE AL NUDO SU FACEBOOK: Ma il rispetto?

E’ incredibile come il rispetto per le persone sensibili venga sempre meno nel XXI secolo. Spesso infatti vengono pubblicate sul famoso social immagini di sculture o semplicemente quadri che possiamo ritrovare nella storia dell’arte, italiana o meno. Patrimonio culorale… volevo dire, culturale del quale dobbiamo essere fieri, non c’è che dire, e condividere una passione bella come questa è un diritto valido per tutti. Anzi, con l’ignoranza che trova terreno fertile in questi porcili di social sgrammaticati, un po’ di cultura non fa altro che rinfrescare l’aria. Ma il poco rispetto nei confronti di alcune persone che non sopportano la vista di certi attributi è davvero intollerabile. Rendiamoci conto che, per quanto il David di Michelangelo sia una delle opere di cui noi italiani dobbiamo andare più fieri, esistono individui che sono interessati semplicemente alla sua posa pensante o al suo sguardo fiero, e non ai suoi genitali! Eppure coloro che pubblicano foto di nudo nell’arte non riescono a fare un ragionamento così semplice. E’ davvero impensabile che queste foto siano libere di circolare in giro per questi siti senza un minimo di riguardo mentre un’immagine scattata per scherzo al proprio amico mentre sta “seguendo gli insegnamenti di Madre Natura” venga immediatamente censurata per non poter essere più visualizzata. Fortunatamente un po’ di giustizia è stata fatta recentemente con il bronzeo Nettuno di Jean de Boulogne a Bologna, dove una foto rappresentante questa divinità atta a mettere in mostra i suoi paesi bassi è stata censurata. Ma non possiamo limitarci a casi così isolati, bisogna agire contro una tale ingiustizia! Non ci sono problemi nel mettere in mostra gli orgogli di alcuni personaggi di quadri o sculture, ma insorgono quando questi orgogli appartengono alle sedicenni nate nel terzo millennio! Anche queste ragazze hanno sentimenti, e avendo attributi invidiabili vogliono giustamente mostrarli ai loro compagni ma anche a perfetti sconosciuti, come è giusto che sia. Ma no! Gli operatori di Facebook devono fare i moralisti solo in questi frangenti, coprendo le nudità delle ragazzine ma non delle possenti divinità. Che temano di finire all’inferno o simili? In tal caso, ce li vedrei bene nel girone dei lussuriosi, lì sì che prenderebbero una bella ventata d’aria fresca in faccia, anzi… per restare in argomento, probabilmente la sentirebbero in altri posti meno appropriati…

DISCLAIMER: L’articolo è volutamente ironico, è ovvio che sia inammissibile la censura fatta alla statua di Bologna.

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