Il 2016 è stato un pessimo anno per la Fiorentina, sia per i risultati ottenuti in campo sia per come è stata gestita la squadra. La Viola veniva da un 2015 straordinario, tanto che nella classifica dell’anno solare si ritrovava addirittura al secondo posto complessivo con 75 punti, dietro solamente alla Juventus che ne aveva fatti 81. Le premesse per vedere un grande 2016 c’erano eccome, la squadra andava a gonfie vele e lottava per ottenere il titolo di campione d’inverno. L’allenatore Paulo Sousa era riuscito a motivare al massimo una squadra di buoni giocatori che, grazie a un’ottima condizione fisica e ad una straripante voglia di vincere, riusciva ad avere la meglio anche nelle partite più difficili. Ma nel 2016 qualcosa si è rotto, come ha detto Sousa: “L’anno scorso coltivavo un sogno, poi mi sono scontrato con la realtà”. Infatti nell’anno solare 2016 la Fiorentina è solo settima e ha ottenuto 56 punti, ben 44 in meno rispetto alla Juventus, che ne ha conquistati addirittura 100, e in questa prima parte della stagione 2016/17 si ritrova nona e arrivare in zona Europa League sembra un miraggio. Ma a cosa è dovuto questo cambiamento radicale nelle prestazioni dei gigliati?
-Il mercato disastroso Alla Fiorentina mancava un difensore già dall’estate scorsa e i Della Valle avevano annunciato che nella sessione invernale del calciomercato il tanto agognato difensore sarebbe finalmente arrivato. Il grande rinforzo per la difesa alla fine arriva, ma si tratta di Yohan Benalouane, difensore arrivato l’ultimo giorno disponibile per le trattative, da infortunato. Dunque non si è mai presentato al centro sportivo viola, e non ha mai messo piede in campo. Sousa in conferenza stampa dice che “la società sa cosa serve per competere ad alti livelli” e critica aspramente il mercato della sua squadra. In quel momento il rapporto tra i proprietari e l’allenatore si è spezzato brutalmente e proprio questo sarà l’inizio del declino per la Fiorentina. Sousa comincia a lanciare frecciatine continue ai fratelli Della Valle, perde completamente la concentrazione sulla squadra, va persino a cena con i dirigenti dello Zenit. Il rapporto tra il tecnico portoghese e la Fiorentina è in frantumi e sembra che l’esonero dell’allenatore sia ormai prossimo. Intanto la Viola ha chiuso la stagione 2015/16 al quinto posto, perdendo contro tutte le big del campionato e chiudendo la stagione in modo disastroso.
-Pace fatta? Nonostante tutto, Sousa non viene esonerato e quindi a Luglio, quando la nuova stagione è alle porte, la società viola prova a rientrare in buoni rapporti col proprio tecnico. Intanto ci sono stati dei grossi cambiamenti nell’organigramma societario, con il ritorno di Pantaleo Corvino come direttore dell’area tecnica della Fiorentina e l’arrivo di Freitas (portoghese come Sousa, non è un caso) come ds al posto di Pradè. Il mercato è tranquillo e viene scosso solo dalla cessione di Marcos Alonso al Chelsea, che non viene adeguatamente rimpiazzato. La Fiorentina continua a viaggiare a rilento e anche nella seconda parte del 2016 fatica a costruire bene la manovra e a fare bel gioco, che da anni era il marchio di fabbrica della squadra. I giocatori che l’anno scorso giocavano benissimo e facevano saltare dalla sedia i tifosi, quest’anno sembrano svogliati, stanchi e demotivati. Manca proprio la motivazione, la squadra entra stanca, come se anche ai giocatori stessi importasse poco della squadra.
Cosa aspettarsi dal 2017? Nonostante i pessimi risultati della squadra, questo 2016 ha portato alla ribalta giovani talenti interessanti, primo su tutti Federico Bernardeschi, ma anche Babacar e Chiesa, giocatori cresciuti nel settore giovanile viola che sono pronti a sputare sangue per la maglia viola. Questi talenti, insieme ad altri giocatori interessanti come Zarate o Cristoforo che per ora hanno giocato poco ma che meriterebbero più spazio, nel 2017 possono migliorare ancora e aiutare la Fiorentina in una complicata risalita della classifica. L’obiettivo della squadra è arrivare in zona Europa League, dunque sesto posto in campionato, ed è difficile ma non impossibile. Premesso che non dobbiamo aspettarci niente dal mercato, possiamo sperare che Sousa riprenda in mano la squadra e che il prossimo allenatore che arriverà a Giugno, quando il contratto dell’attuale tecnico viola scadrà, riesca a gestire meglio del suo predecessore la complicata situazione che in questo momento vive la squadra, anche se tutto lascia pensare che sarà difficile per la Fiorentina tornare ai livelli di quell’incredibile 2015.