Purple Drank: La droga legale
È Purple Drank il nome della bevanda che ormai viene citata all’interno di molte canzoni rap da cantanti provenienti dall’America e non solo. Questo drink si può ricavare dall’unione di una bibita gassata, di solito Sprite, con un qualsiasi sciroppo per la tosse contente codeina. Tutto ciò può sembrare ridicolo e insensato anche considerando gli effetti analgesici e sedativi della tosse dati dalla sostanza, che la rendono un ottimo prodotto in ambito farmacologico. La codeina, però, diventa pericolosa quando usata in modo “ricreativo”, poiché è un derivato dell’oppio, come la morfina, e se abusata porta a dipendenza e anche all’overdose; per questo in Italia i farmaci che la contengono si possono acquistare solo tramite prescrizione medica e alcuni di questi sono il CO-EFFERALGAN e il Tachidol. L’effetto dato da questa sostanza è principalmente uno stato di rilassamento e di disinibizione, mentre gli effetti collaterali sono svariati, fra cui nausea, vomito, brividi e difficoltà respiratorie; a questi si somma anche la crisi d’astinenza che, vista l’origine dello stupefacente, non è da sottovalutare.
La Storia della Purple Drank
Il nome Purple Drank deriva dalla colorazione violacea della bevanda, anche se può essere chiamata in più modi come Sizzurp, Syrup e Purple Jelly. Il suo consumo era già presente nella scena blues degli anni ‘60 di Houston; in seguito divenne popolare grazie ad artisti hip hop negli anni ‘90, sempre nella stessa città, finché un producer chiamato Dj Screw, e dopo di lui altri rapper come Big Moe e Pimp C, morirono per un abuso di Purple Drank. Oggi la Sizzurp sta prendendo piede in Italia, e questo non solo perché “pubblicizzata” nei testi e nei video rap, come ad esempio in “Blunt e Sprite” di Sfera Ebbasta o in “Cavallini” della Dark Polo Gang, ma anche per il bassissimo costo dei farmaci contenti codeina, per noi italiani facilmente reperibili in Svizzera, dove la vendita è consentita anche senza ricetta medica. Alla sua diffusione contribuiscono anche vari tutorial che si possono trovare su internet, che mostrano come fare la bevanda e ne descrivono gli effetti.